venerdì 21 gennaio 2011

The margin of sanity

Dopo giorni, settimane, anni passati ad ascoltare beat italiano, decido di esplorare nuovi orizzonti, di perdermi in nuove frontiere sonore. Scelgo pazzamente di dare un ascolto furtivo al beat tedesco, svedese, greco, inglese. Un gruppo, fra i tanti che hanno violentato, torturato dolcemente, alacremente le mie orecchie, allieta il mio umore, sempre dannatamente triste. Non è un band americana psichedelica della prima ora, ma un gruppo revival garage- beat eighties londinese: i The Margin of sanity, monicker dell'Hertfordshire (contea dell'Inghilterra orientale), attivo tra il 1985-1987, pubblica solo un mini-album dal titolo omonimo. L'apertura del disco, un trionfo psichedelico, in grande stile, conquista  le mie papille uditive. Dalla psichedelia al punk,il passo è breve, dalla jam elettriche di "When I needed you" e "Get when I can",ci si ritrova tra capo e collo l'irruenza, strafottenza giovanile  per le disfatte amorose e la cecità della società liberticida ("What's the use of trying?", "Narrowminded people"). Tra le varie composizioni originali, non può certo mancare la cover,il rifacimento di un grande classico "Gloria", che però è stato genialmente stravolto,non tanto nelle sonorità, quanto nel testo(completamente diverso dall'originale dei "Them"). Oltre le influenze psichedeliche, garage-punk, emerge una  sporca venatura, sfumatura blues, presente nella ballata con armonica "Get yourself 'round here". Cosa volete di più dalla vita? di una dose insana di garage-beat?

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