giovedì 14 aprile 2011

La dolce vita sulla Luna : Les Baxter : Space Escapade



Artista:Les baxter
Titolo: Space escapade
Genere:Lounge, Jazz, Easy listening, Space age pop
Anno:1958
Tracklist:
1.Shooting Star
2.Moonscape
3.Mr. Robot
4.The City
5.A Distant Star
6.The Commuter
7.Winds of Sirius
8.The Other Side of the Moon
9.Somewhere in Space
10.Earth Light
11.The Lady Is Blue
12.Saturday Night on Saturn
Les baxter, cantante e compositore statunitense, in “Space escapade”(1958) dirige l’orchestra della Capitol, riuscendo nell’ardua impresa di  suonare orecchiabile, ma non banale. Tra musica classica, pop e jazz. Un disco che sarà la colonna sonora delle vostre serate di relax. Non potete viaggiare causa impegni lavorativi, non preoccupatevi. Basta poco per volare con la fantasia: accendere lo stereo o alzare la puntina del giradischi. E voilà, il gioco è fatto. Benvenuti nello Spazio. La dolce vita è su un’astronave. Astronauti e splendide autoctone brindano con calici di pozioni magiche all’elisir di lunga vita. Una scappatella nello spazio cosa volete che sia, tra stelle, aliene di blu vestite(The lady is blue), robot (Mr robot) e notte al chiarore di Saturno(Saturday night on Saturn). Manca solo di sentire la  voce della seducente Sylvia chiamare “Marcello, come here!”. Chissà Nino Rota è stato rapito da qualche mostro scappato da qualche film di fantascienza anni 50 e  per un giorno via Vittorio Veneto è stata invasa da simpatici esserini extraterrestri che hanno messo a soqquadro Roma(The city). Anche gli alieni hanno diritto alle loro vacanze romane, lontani per un attimo dalla propria stella (A distant star). Scorrazzano tra la fontana di Trevi, il Colosseo , piazza di Spagna, villa Borghese e  si affacciano alla terrazza del Pincio. Al calar della Luna( Moonscape) la navicella spaziale scompare. La sveglia suona, nel tentativo di spegnerla, cado dal letto. Mi affaccio alla finestra, il solo splende alto nel cielo. Dannazione, era solo un sogno. Scoppio a ridere e ritorno al calduccio, tra le coperte. Sono le quattro di mattina, è presto per smettere di sognare.


Recensione pubblicata anche su The Wave Lenght

2 commenti:

face ha detto...

grande ! certi dischi vanno comprati solo per la copertina!stai facendo un sacco di post in questo periodo brava ,sei iperattiva oserei.....

Overthewall91 ha detto...

Sono stata catturata dalla copertina :D.