domenica 5 giugno 2011

1919- Complete collection




Artista:1919

Titolo:Complete Collection
Genere:Post-punk/Ghotic-rock
Anno:2001
Tracklist:
1.Caged
2.After the fall
3.Repulsion
4.Tear down these walls
5.Alien
6.Machine
7.The Hunted
8.The Scream
9.Slave
10.The Ritual
11.Control
12.Cry Wolf
13.Dream
14.Storm
15.Earth Song
16.Can this be real
17.Midas touch
18.Giant

1919, band in bilico tra post-punk e gothic-rock, si forma a Bradford,  città industriale del West Yorkshire (Gran Bretagna), nel dicembre 1980.Ian Tilleard (voce), Mark Tighe (chitarra), Steve Madden (basso), Mick Reed (batteria). L’idea di base, secondo Mick Reed, è di creare un gruppo dal suono melodico pesante e intenso senza fronzoli e propositi precisi. E ci riesce, peccato i 1919 durino il tempo di un disco, “Machine”, pubblicato nel 1983, un anno prima del definitivo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 1984. Nel 2001 la Cherry red records rispolvera dalla muffa degli anni il materiale discografico dei 1919 ed  esce a sorpresa “Complete Collection”, raccolta, che include la tracklist di“Machine”, con l’aggiunta di brani inediti, mai pubblicati prima. Una compilation per tutti gli amanti del gothic rock/ positive punk. Quasi imperdibile. Gli ingredienti per la ricetta dark-wave perfetta non mancano. Riff nevrotici, suoni algidi, voce ansiogena. Una potenza sonora ineguagliabile. Pause di panico prima del buio, profondo come le linee di basso da sfondo alle inquietudini vocali di Tilleard. Atmosfere turbate, dissonanti, che non sfigurerebbero in un disco di Bauhaus, Killing Joke. Proprio a quest’ultimi i 1919 sono stati spesso paragonati. Le affinità e le somiglianze sono indubbie. Ma è solo una coincidenza. Difficile riscontrare nel progetto 1919 una volontà di imitazione o copia come accade per i gruppi revival new wave del nuovo millennio. Semmai è  il caso di parlare reciproca influenza fra band nella prima metà degli anni ottanta. E’ verosimilmente plausibile, anche se non abbiamo testimonianze concrete, il passaparola musicale tra artisti. Immagino il cantante dei 1919 nella sua cameretta ad ascoltarsi l’esordio dei Killing Joke o magari perché no, Peter Murphy incuriosito dal disco di debutto dei 1919. Un fluire di spunti e idee. Sempre più rare negli anni zero del riciclo di mode e generi. Oggi i 1919 verrebbero osannati dalla stampa specializzata, all’epoca erano oscurati dalla grandezza incommensurabile delle band pioniere del gothic-rock.




4 commenti:

Cirano ha detto...

leggo e commento spesso i tuoi post; l musica che critichi e presenti così bene è quella che ho ascoltato e ascolto sin dai banchi di scuola.....

Overthewall91 ha detto...

Mi fa piacere Cirano, ciò mi rallegra il cuore :).

Frankie ha detto...

Piuttosto killingjokkici, già. Non li avevo mai sentiti nominare. Bello. Brava.

Overthewall91 ha detto...

Sì, il sound dei 1919 richiama moltissimo i Killing Joke.