martedì 27 marzo 2012

The Crawling Chaos - The Gas Chair


I Crawling Chaos nascono a Ashington, Nothumberland (contea inglese, ai confini con la Scozia) dall'incontro alla scuola locale tra Strangely Perfect (Martin Rees) e Doomage Khult (Jeff  Crowe): due giovani con diversi interessi in comune: la musica, l'astronomia, i romanzi horror fantasy, i lati più oscuri della scienza e la scienza generale.

Strangely Perfect
Doomage Khult


Khult e Strangely condividono l'esperienza musicale e l'hobby per le più strane diavolerie elettroniche, ma è la passione per il movimento punk che li porta a formare un proprio gruppo: i Crawling Chaos, nome scelto in omaggio allo scrittore horror Howard Philips Lovecraft e al Ciclo letterario di Cthulhu, creato dallo stesso autore.
La band comincia a provare e registrare negli Attic Studios, la line up prevede oltre Khult e Strangely Perfect, Errol Dynamic (Eddie Fenn) alla batteria, Steve Mooth (Steve Smith) e Straight Dave (Dave Cook) che si alternano al basso, per poi lasciare la band quasi subito. Dopo la dipartita di Smith e Cook il gruppo alla ricerca di un nuovo bassista, scrive  un annuncio dal tono ironico e sarcastico sull' "Evening Chronichle" (quotidiano edito in Newcastle) : " We are  sick of straight jerks jacking it in". Holly (David Halton), proveniente dall'esperienza con i Nothin', entra nella band. 
Holly

Alcuni brani dei Nothin' diventano poi parte integrante del repertorio dei Crawling Chaos. Il gruppo comincia a inviare vari demo alla Factory Records. Le due menti dell'etichetta rispondono in maniera radicalmente opposta agli impulsi sonori dei Crawling Chaos: se Martin Hannett si rifiuta di produrre la band, Tony Wilson, particolarmente impressionato dalle sonorità del gruppo, acconsente alla pubblicazione del primo singolo "Sex Machine" (1980). Dopo l'uscita cominciano i dissidi con la casa discografica, la Factory perde le copie originali delle registrazioni del primo LP della band, l'album viene quindi remixato in uno studio costoso di Newcastle e la data di uscita rimandata. Alla fine l'album esce sull'etichetta "Disque  du Crepescule", succursale belga della Factory, dalle vedute più aperte, che solo un anno prima aveva pubblicato la compilation "The Fruit of the Original Sin", contenente artisti come DNA, sperimentatori no wave e Winston Tong, membro fondatore dei Tuxedomoon, band da sempre caratterizzatasi per l'estro avanguardista .  Belga non è solo la casa discografica che pubblica l'album , ma anche l'artista che ne realizza la copertina  : Denyse Willem. Tutta sembra filare liscio finalmente, se non che l'etichetta cambia il titolo dell'album, accorciandolo : da "The Gas Chair Clown" (anagramma di Crawling Chaos) a "The Gas Chair".

"The Gas Chair" non risente minimamente dei disguidi di realizzazione, è un disco quanto mai lucido nella sua follia. La Factory non l'ha voluto pubblicare per paura di osare troppo. "The Gas Chair" non è il tipico album post-punk in stile Factory Records, i Crawling Chaos non sono certo i Joy division o i Cripsy Ambulance, forse la band a cui potrebbero essere minimamente paragonati sono gli A Certain Ratio, ma si tratterebbe pur sempre di un giudizio banale ed approssimativo. I Crawling Chaos raffigurano scenari tra realismo e surrealismo. In "Guinness" si annusa l'odore della pinta stracolma di birra e sembra di sentire gli stramazzi da pub, in "Macabre Royale"  l'incedere lento ed obliquo degli arpeggi di chitarra suscita una sensazione in bilico tra suspense e timore, sopraffazione e alienazione. "Creamo Coyl"  dai toni martellanti e ossessivi suona come la parodia perfetta di un jingle pubblicitario, "Arabesque", brano realizzato sul tavolo del salotto della madre di Strangely Perfect, è una pazza corsa psichedelica dal retrogusto arabeggiante. "Left hand path", altalenante nel ritmo e cadenzato nel cantato, richiama atmosfere, suggestioni "residentsiane". "Disierta Membra" nella sua strutturazione ricorda vagamente le suite prog: l'incipit è minimale, lo sviluppo è caotico ed improvviso. E sul finire "Harry", "Canadian Pacific" e "Breaking Down" presentano una forma canzone semplice e diretta,  quasi delle ballate da cantare ai falò, ma da sbronzi.


Sito Ufficiale  The Crawling Chaos qui

lunedì 26 marzo 2012

Windrone- Scraps ep


I Windrone, giovane realtà dell'underground musicale napoletano, formatisi nel Febbraio 2011, ha da poco inciso l'ep di debutto "Scraps". Dopo vari cambi di formazione e difficoltà legate alla registrazione del disco, il gruppo sembra aver trovato la retta via smarrita. "Scraps ep" ci riporta alla fine degli anni ottanta, agli scatenati polverosi e abbandonati, quando la sub pop non era ancora un'etichetta discografica, ma solo una fanzine. La band, nonostante la giovane età, si muove con destrezza in territori noise, grunge e stoner, i quattro brani su disco, Razorhail Storm, Fog, Weaving, ...Your Coffin ne sono la conferma.  A conti fatti, pur con qualche difetto dovuto all'inesperienza,  i Windrone riescono a dimostrare la propria tenacia e voglia di spaccare tutto, da intendersi non in senso spregiativo, bensì costruttivo: distruggere un modo medievale di approcciarsi alla musica e seminare i tasselli per un nuovo rinascimento rock.  Nella voce maledettamente sguaiata del cantante Luca Ciscognetti emerge in modo preponderante il malessere di una generazione senza futuro. "Scraps ep" è un ritorno allo spirito punk e un calcio al rock da classifica, sempre più mummificato e incapace di trasmettere messaggi ai giovani. Com'è che diceva un giornalista qualche mese fa? Il rock è morto? Sarà il caso di svegliarlo o lasciarlo nel sonno dell'ignoranza?


 Weaving...

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giovedì 22 marzo 2012

Vergesst Eisbär : Grauzone


Dopo la rinascita psichedelica ed elettronica, la Germania verso la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta viene fortemente influenzata dal florido underground  post-punk britannico. Nelle principali città tedesche, Berlino, Hannover, Düsseldorf, Amburgo, Hannover, Hagen, si sviluppano a macchia d'olio realtà musicali ispirate  alla "new wave" d'Albione.  Tra il 1979 e il 1981 nasce, si afferma la voglia di ricalcare le tracce di gruppi come Joy Division, Wire, Talking Heads, Public Image Ltd.,This Heat. Non si tratta di un tentativo di emulazione pedissequa, i primi gruppi formatisi nel 1979 Der Plan, Extrabreit, Deutsche Amerikanische Freundschaft ed molti altri interiorizzano sonorità britanniche, le fanno proprie e alla fine nasce spontanea la necessità di comporre musica originale, dai testi stravaganti, bizzarri e che presenta  un notevole intreccio di stili (synth pop, minimal wave, new wave, post-punk), sono gli albori della Neue Deutsche Welle. Tra i gruppi pionieri della NDW figurano i Grauzone ("zona grigia" in tedesco), rappresentativi della corrente svizzera del movimento.  Marco Repetto, batterista dei Glueams, di ritorno da Londra sul finire del 1979,  consapevole della fine del punk (i londinesi ballano sulle trame elettroniche dei Fad Gadget), insieme al bassista GT decide di lasciare i Glueams e progettare con i fratelli Martin e Stephan Eicher un nuovo modo di fare musica all'insegna della multimedialità: la strumentistica tradizionale è arricchita da sintetizzatori, effetti di luce e proiezioni di Super 8. Nascono i Grauzone.  Il primo concerto del gruppo avviene nel marzo 1980 a Berna allo Spex Club, ed è proprio ad un concerto che la band viene notata da Urs Staiger, direttore della rivista punk zurighese "No Fun" e ottiene la possibilità di registrare due brani (Raum e Eisbär) per la compilation "Swiss Wave- The Album". Nel 1981 arriva il contratto con la Welt Record / EMI, il singolo Eisbär riceve una maggiore promozione, raggiungendo ottimi risultati di vendita nelle classifica tedesca e austriaca. Dopo questo exploit di vendite il successo diminuisce considerevolmente. La band rinuncia categoricamente alle apparizioni televisive ed ai concerti si diverte a sperimentare con i sintetizzatori, evita di proporre le hits, richieste dal pubblico di massa distratto. "Se qualcuno vuole ascoltarsi "Eisbär", si deve comprare il vinile" così la pensano i fratelli Eicher.



Tra Luglio e Agosto del 1981 ai Sunrise Studios di Kirchberg i Grauzone registrano e mixano l'omonimo LP di debutto. Eisbbär non viene inclusa nel disco come ovvio che sia, la band nutre verso il brano un rapporto di amore ed odio, è la loro maggiore hit, ma è allo stesso tempo un'arma a doppio taglio. Nell'album trovano spazio perle sintetiche dall'attitudine punk, brani come "Wütendes Glas" e "Kunstgewerbe"  dal retrogusto disco descrivono l'alienazione sociale con soluzioni compositive minimali e dadaistiche (un po' come facevano nello stesso periodo Deutsch Amerikanische Freundschaft e Fehlfarben). La fanno  da padrona i sintetizzatori, i campionamenti di batteria, la chitarra, il basso, elementi portanti del tipico sound post-punk, sono sullo sfondo, fanno da cornice al quadro sonoro elettronico in primo piano. Nella traccia iniziale "Film 2" (completamente strumentale) il basso è del tutto assente, ma la band riesce amabilmente a ricreare l'atmosfera dark-industrial: l'uso di arpeggi-synth e l'incedere martellante di beats richiamano scenari spaventosi e affascinanti allo stesso tempo . L'astrazione elettronica e strumentale lascia spazio all'immaginazione  alimentata dai testi suggestivi  e non convenzionali ("In der Nacht" ,"Hinter der Bergen" , "Schlachtet").

Dopo l'uscita del disco Repetto e GT lasciano il gruppo, i Grauzone rimangano in due (Martin e Stephan Eicher), a cui poi si aggiunge poi Ingrid Berney. La nuova formazione nel 1982  registra il singolo "Träume mit mir", epitaffio del gruppo. 

Nel 1982 le strade si separano:Stephan Eicher intraprende una fortunata carriera solista in ambito pop /rock, Martin Eicher nel 1988 pubblica un ep da solista "Spellbound lovers", Marco Repetto diventa un dj di musica ambient e produttore.





giovedì 15 marzo 2012

Josef K- The Only Fun In Town


I Josef K sono da annoverare tra le band più importanti e misconosciute del panorama post-punk britannico. Stando ai fatti, potrebbero essere considerati un gruppo meteora, appaiono e scompaiono nel giro di qualche anno, tra il 1978 e il 1981. Il gruppo nasce dall'unione di Paul Haig (voce e chitarra), Ron Torrance (batteria), Malcom Ross (chitarra, tastiere) e Malcon McComack ( bassista, sostituito in seguito da David Weddell), incide cinque singoli ed un unico album "The Only Fun In Town" (1981). Una vita breve, destinata però a lasciare il segno. I Josef K, sono la sintesi perfetta tra art-punk ( Talking Heads e Television), proto-punk (Velvet Underground) e post-punk (Joy Division). Fortemente influenzati dalla scena artistica newyorkese anni settanta (da cui il primo nome della band “Tv Art”) e dai primi vagiti della scena post-punk, con una lucidità disarmante, metabolizzano i propri gusti ed influenze, elaborano una nuova, formula musicale destinata a fare strada : un ibrido tra la spensieratezza jangle pop degli Orange Juice (di cui poi farà parte Malcom Ross), l'humus cupo e penetrante del nascente post-punk e l'urgenza espressiva punk. 

Nel corso del primo ed unico disco si affiancano ritmi tirati ed abrasivi (Fun 'N' Frenzy, Revelation, Crazy to exist) a momenti più sostenuti all'insegna della migliore tradizione pop britannica (Heart of song ). Ago della bilancia tra l'illuminismo pop e l'oscurantismo kafkiano (il nome della band si ispira al protagonista de “Il Processo” di Kafka) è la versatilità vocale di Paul Haig, contorsionista a fil di rasoio sulle più variegate trame sonore :post-punk (16 Years), punk-funk (Forever Drone), pop (It's Kinda Funny). L'equilibrio si rompe quando Haig, animato da mire sempre più perfezionistiche (già manifestatesi forse con l'aborto del primo progetto discografico del gruppo “Sorry for Laughing”), intraprende la carriera solistica. Con il revival new wave dei primi anni zero i Josef K diventano un esempio di stile per gruppi come Franz Ferdinand, Futureheads, Interpol e nel 2006 l'etichetta Domino, sulla scia del rinnovato interesse nei confronti della band, pubblica la raccolta “Entomology”.







sabato 10 marzo 2012

Intervista a Silvio Ferrero (Chromagain)

Nella cupa Torino degli anni ottanta nasce una delle più interessanti realtà electro dark wave italiane : i Chromagain. Il gruppo si  forma nel 1982, la line up iniziale prevede alla voce Riccardo Acuto (sostituito per un periodo da Danilo "DANA" Barbero e poi da Davide Bassino), Luca Pastore (basso, chitarra e sintetizzatore) e Silvio Ferrero (tastiere). Gli inizi sono caratterizzati da sonorità principalmente post-punk, per poi elaborare uno stile più vicino alla synth wave inglese (New Order, Depeche Mode). Nel 1985 pubblicano  per l'etichetta Supporti Fonografici ( label su cui incidono anche i Weimar Gesang) il primo ed unico ep "Any Colour You Like", registrato ai TKS Studio insieme a Mauro Tavella  e Andrea Costa dei Monuments, altra band torinese.


Live al Blackout


L'ep contiene cinque brani di pregevole fattura, ma con un debito nei confronti della musica anglosassone. Non mancano però una forte personalità e la capacità di smarcarsi dai modelli di oltremanica e comporre piacevoli melodie pop.  Le note scivolano sulle tastiere e i sintetizzatori, avvolte come fibre tessili da un fuso. I Chromagain, partendo dalla terra d'albione, ricamano trame originali. Se fossero nati in Inghilterra un posto nell'olimpo del synth pop non gliel'avrebbe tolto nessuno.
Nel Febbraio 2011 è uscita per l'etichetta "Anna  Logue Records"  la compilation "Any colour we liked" che raccoglie il primo ep  più alcune bonus tracks , tra cui Wake Up ( una versione differente estratta dalla compilation "Danza Meccanica - Italian Synth Wave 1982-1987"), Ethnicbox ( brano presente nella compilation "Tracce" per l'etichetta Shirak),Season of Steel in chiave dub, mai rilasciata prima, una versione demo di Killing Dome.


Chromagain/ Politburo/ Loschi dezi live al Big Club


Ho il piacere di aver contattato Silvio Ferrero, tastierista della band.
Grazie Silvio per l'opportunità concessaci di farti qualche domanda.
-Cominciamo, dalla recente compilation "Any colour we liked". Come mai questa reissue? Da chi è venuta l'iniziativa?
S.F.: L'iniziativa è partita da Alessandro Adriani di Mannequin in accordo con Anna Logue records dato l'interesse crescente fra i (giovani...) collezionisti attorno al nostro unico LP, mai ristampato su CD; Anna Logue ci ha anche inseriti sulla sua compilation per i cinque anni di attività con il brano "Satisfied".
 - Mi piacerebbe avere te un breve racconto su come sono nati i Chromagain e come si è   evoluto il progetto ?
S.F. :I CG sono stati fondati da me e Luca Pastore sul finire dell'82, entrambi ascoltavamo punk e new wave ed io mi ero comprato da poco il primo synth e la prima drum-machine (la mitica 808): appena ci siamo conosciuti abbiamo cominciato a suonare assieme; all'università ho trovato il cantante con il quale abbiamo registrato i nostri primi due brani. In seguito abbiamo evoluto la nostra line-up e per un certo periodo abbiamo avuto un 2° tastierista, Maurizio Gallero. A fine '83 c'è stata la nostra prima data "importante". A cavallo tra '84 e '85 abbiamo registrato il disco e nell'86 ci siamo sciolti.
Chromagain live al Tuxedo ( foto M. Vernetti)

- Credo che da parte di noi giovani ci sia una riscoperta della New Wave Italiana. Penso ad operazioni come "Crollo nervoso" o più recentemente la compilation "La new wave italiana [minimal synth, no wave & post punk sounds from the 80's italian underground] 1980- 1988" in cui è incluso il vostro brano "Wake Up". Che ne pensi?
S.F. :La riscoperta della new wave, in questi ultimi anni, penso che sia dovuta principalmente a due fattori: uno revivalistico (sono passati più di 30 anni dall'inizio del fenomeno) per cui ora, per certe generazioni, la new wave è un fenomeno "nuovo" come lo poteva essere per noi allora; l'altro dovuto al fatto che in questi ultimi anni non c'è un fenomeno musicale particolarmente coinvolgente e universale, come possono essere stati l'hip-hop o il grunge.

Discografia completa( Discogs) qui





venerdì 9 marzo 2012

It isn't music, it's Discordo : Diagram Brothers


Tra il 1979 e il 1982 i Diagram Brotthers, gruppo art-noise post-punk mancuniano, con due 45 giri, un EP e un album, compie una rivoluzione silenziosa, approcciandosi con toni dissacranti e non convenzionali alla scrittura musicale. Fratelli di nome, ma non di fatto, se si esclude la sezione ritmica. Lawrence Diagram (chitarra), Fraser Diagram (voce e chitarra), Simon Diagram (batteria) e Jason Diagram (in seguito sostituito da Andy Diagram, basso) elaborano una concezione di musica tutta loro, chiamata “Discordo”, ben descritta dal bassista Andy Diagram :” Discordo è una musica fatta da una rigorosa formula o un complesso di regole. Tutte gli accordi di chitarra sono basati su note dissonanti, tutti i tempi di battuta si strutturano su  una semplice forma di rock o disco, le parole dei testi sono lineari e di facile comprensione”. Alla definizione fatta di Andy Diagram si aggiunge poi un manifesto della band pubblicato su una vista dell'epoca :”I Diagram Brothers avvertono che c'è qualcosa di unico nell'oggetto o nell' evento ordinario, di ogni giorno, aggiungendo le loro osservazioni cariche di ironia, arguzia e spirito di critica. I testi delle canzoni sono estremamente normali. State certi che non usiamo parole lunghe.” Nel Dicembre 1979 il gruppo registra il primo demo tape, comprendente sei canzoni, la registrazione comincia a circolare in giro a partire dal Gennaio 1980, con un ottimo riscontro che assicura alla band un posto nel John Peel Roadshow alla Università di Manchester il 2 Febbraio 1980. Sebbene il Peel Roadshow nella notte fallisca, Peel, piacevolmente impressionato dalle potenzialità dei Brothers, offre al gruppo una radio session, registrata al Maida Valle in Marzo. Le quattro tracce- Bricks, Bikers, We Are All Animals e There Is No Shower- vengono prodotte da Tony Wilson (non il fondatore della Factory) e ottengono un ottimo successo, al tal punto che la session viene replicata più volte.

Il brusio attorno alla prima Peel session permette ai Borthers di fare da band supporto agli UB40 al Russel Club ad Aprile e suonare in Giugno all'Istituto di arti contemporanee di Londra. Il 19 Giugno 1980 fanno da spalla ai Glaxo Babies e ricevono una critica positiva di Adrian Thrills del New Musical Express. A Settembre 1980 il gruppo appare al Beach Club, luogo di ritrovo seminale nella Manchester degli anni ottanta, gestito da Richard Boon e Eric Random dell’etichetta New Hormones. Mick Wall, giornalista del “Sound”, recensisce in maniera entusiasta il live dei Brothers, paragonandoli a un insetto affusolato dalle gambe lunghe fuori di controllo, roteato in modo funk e mosso da un ritmo intenso e angolare. Nonostante la Peel session e notorietà locale, il gruppo non riesce a ottenere un contratto discografico per pubblicare il primo singolo ed il primo 7'. Il primo singolo "We Are All Animals" viene poi rilasciato nell'Ottobre 1980 e contiene tre brani : We Are All Animals, There Is No Shower e I Would Like To Live In Prison.
I Would Like To Live in Prison è forse la traccia più interessante, presenta l' Alternato,  tecnica musicale inventata dai Diagram Brothers : due chitarristi alternativamente e in successione rapida suonano un accordo ciascuno alle estremità opposte della tastiera, formando una sequenza "Discordo" che sarebbe impossibile da riprodurre per un singolo chitarrista. Nel Gennaio 1981 con Dale Griffin alla produzione la band registra la seconda Peel Session, comprendente quattro brani : Postal Bargains, Those Men in White Coats, My Bad Chest Feels Much Better Now e I Didn't Get Where I Am Today By Being a Right Git. Tra Aprile e Settembre 1981 registrano al Cargo, Rochdale Studio (di John Brierley), un gruppo di canzoni per il primo album. A Settembre realizzano il loro più grande concerto, suonano al terzo Futurama festival, tenutosi al New Bingley Hall di Stafford, il 5 e 6 Settembre 1981, condividono il palco con Simple Minds, Bow Wow Wow, Doll by Doll, Modern Eon, UK Decay, Virgin Prunes, Ludus, Blue Orchids ed altri.


Il 20 Novembre 1981 esce il primo ed unico album del gruppo “Some Marvels of Modern Science”. I testi delle canzoni prendono spunto dalla quotidianità, come accade per il brano “Words from Major”, la cui scrittura è stata ispirata da un articolo di giornale sullo scoppio di una rivolta. Fraser Diagram, intervistato dalla fanzine Allez Oop scende nei particolari .” Stavamo pensando alla musica che Lawrence aveva scritto e stavamo cercando di trovare un soggetto che potesse andare bene. Avevamo una copia del Manchester Evenig News di fronte a noi. Simon lo prese e disse, 'Ciò di cui abbiamo bisogno è qualcosa di spontaneo come...Word from Major sends Mob packing'. Fu evidente che ciò era perfetto per noi. Così eliminammo i materiali di scarto e tenemmo cose come 'every man  who's worth  his salt would do what I did ' e 'my stay in the army taught me never to be frightened' “. I Diagram brothers si divertono a sperimentare nuove tecniche compositive, introducono nella strumentistica oggetti inusuali in ambito musicale come bottiglie del latte, vassoi del pane (vedasi la prima di copertina che ritrae un macchina per fare i toast) e introducono nei testi delle canzoni la vita di tutti i giorni con occhio critico e sarcastico : l'obiettivo è di distruggere i giudizi stereotipati delle persone su certi gruppi sociali. I primi ad essere chiamati in causa sono gli stessi Diagram Brothers, musicisti, ma prima di tutto scienziati, e per questo motivo mal visti da certo pubblico e critica, che non pensa sia possibile che degli scienziati possano formare una band decente. Dopo il primo album non si ferma un attimo anche se i tempi sono decisamente cambiati, l'entusiasmo degli inizi va scemando. Il 3 Dicembre 1981 il gruppo suona a Londra al Boulevard Theatre a Soho e il 31 Dicembre a Manchester all' Eden's Wine Bar insieme ai Durutti Column. A Febbraio 1982 appaiono per la prima volta in televisione, nel programma "Riverside" sul secondo canale della BBC. In giugno esce l'EP “Discordo” e il gruppo realizza la terza ed ultima Peel Session. Alla fine del 1982 i Brothers decidono di dirsi addio in modo amichevole, il college è finito, il lavoro incombe, non c'è più quella voglia di andare in tour e scrivere musica stravagante.


Sulla BBC2:




Links:
Intervista ai Diagram Brothers (2007) qui 
Intervista a Andy Diagram (2000) qui 
Tracklist Peel sessions qui

domenica 4 marzo 2012

The Left Banke - Walk Away Renee/Pretty Ballerina




I Left Banke sono stata una band baroque pop newyorkese attiva tra il 1965-1969. Oscurati dai fenomeni musicali di massa dell'epoca (Beatles, British invasion, Beach Boys, Sunshine pop), hanno raggiunto nel corso degli anni una fama sotterranea, coronata con la recente reunion del 2011.
L'avventura musicale del gruppo inizia tra Brooklyn, Greenwich Village e Tin Pan Alley, parte di Manhattan, centro di numerose case discografiche di pop music.
Michael Loofosky (Michael Brown), compositore del classico della band “Pretty Ballerina” è originario dello stesso quartiere di Brooklyn, che ha dato i natali ad altri compositori dell'epoca :Carole King, Neil Sedaka. Le lezioni di pianoforte sono routine quotidiana a Brookyln e Michael le prende a cuore, fondando il proprio stile pianistico sulla conoscenza di Mozart, Bach e Beethoven. Quello di Michael, figlio di un violinista professionista (Harry Lookofsky) sembra un destino già segnato dalla musica classica. Galeotto è l'incontro con Tom Finn, associato della World United casa di produzione e registrazione del padre di Michael.Tom Finn fa parte, insieme ad altri due ragazzi, George Cameron e Steve Martin (cantante di Puerto Rico, da poco trasferitosi a New York) di un gruppo chiamato The Undertakers. Al Greenwich Village Tom Finn stringe poi amicizia con Tom Feher, poeta ispirato da Bob Dylan e Rolling Stones. Attraverso Tom Finn tutti i pezzetti del puzlle vengono messi insieme, Finn presenta Steve Martin, George Cameron e Tom Feher a Michael Brown. Al gruppo si aggiungono successivamente il batterista David Schierhost e il chitarrista Jeff Winfield. Nel 1965 nascono ufficialmente i Left Banke.


Il padre di Brown, interessato alla musica del gruppo, ne diventa produttore, manager e proprietario. Dopo alcune registrazioni iniziali David-Schierhorst lascia il gruppo, Cameron si sposta dietro le pelli. I primi due singoli della band, “Walk Away Renee” e Pretty Ballerina” ottengono un buon successo commerciale e nel 1967 i Left Banke rilasciano il primo album “Walk away Renee / Pretty ballerina”, nel frattempo Rick Brand ha sostituito alla chitarra Winfield. Michael Brown è la mente creativa del gruppo, sempre pronto a prendere l'iniziativa, anche se non di rado capita che lasci canzoni a metà, per completare l'opera lasciata in sospeso si fa aiutare da i compagni della band, Steve Martin (“Shadows Breaking Over My Head”), Tom Feher (“Barterers and Their Wives” e “Her Evening Down”) e da due autori conosciuti per le produzioni della Word United, Tony Sansone e Bob Callilli (“Walk Away Renee”). L'unica canzone scritta interamente da Brown è “Pretty Ballerina”. Il primo album,è quindi frutto del lavoro di gruppo e mostra un'attenzione per i particolari: niente sembra lasciato al caso, ogni minimo accorgimento armonico sottende una strategia compositiva ben precisa. Gli arrangiamenti in stile barocco riecheggiano la cultura classicista di Michael Brown. “Walk Away Renee / Pretty Ballerina” da una parte richiama il gusto pop del sunshine pop, dall'altra ricorda l'atmosfera tardo settecentesca artefatta, la belle epoque, la restaurazione, il gusto borghese per l'opulenza delle decorazioni e dei ricami. Nessuna delle due anime prevale sull'altra, il segreto della bellezza del disco è nell'equilibrio delle parti. Le melodie dei Left Banke ricordano un quadro divisionista, da vicino è solo un insieme di puntini, da lontano un perfetto ritratto dell'attimo fuggente. Brown & Co ritraggono l'estrema freschezza del pop con un trattato sontuoso, quasi regale. Nel 1968 esce “The Left Banke Too”, secondo ed ultimo album del gruppo, un addio dal tono mesto, la band è ormai un pallido ricordo dei tempi che furono. Non c'è più lo spirito di squadra, il dispotismo illuminato di Michael Brown sovrasta il fuoco creativo degli altri componenti.